DENOMINAZIONE:
GOCCE LASSATIVE AICARDI 7,5 MG/ML GOCCE ORALI, SOLUZIONE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Farmaci per la costipazione - lassativi di contatto.
PRINCIPI ATTIVI:
Sodio picosolfato.
ECCIPIENTI:
Metile paraidrossibenzoato sodico; sorbitolo liquido non cristallizzab ile; acqua depurata.
INDICAZIONI:
Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDARI:
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti elencati; dolore addominale acuto o di origine sconosciuta, condizi oni addominali acute gravi e dolorose (come l'appendicite); nausea o v omito; ileo paralitico, ostruzione o stenosi intestinale o delle vie b iliari; sanguinamento rettale di origine sconosciuta; grave stato di d isidratazione, coliche addominali, diarree, cachessia (per il rischio in tali casi di effetto purgativo eccessivo); infiammazione acuta del tratto gastrointestinale; calcolosi biliare; insufficienza epatica; ba mbini al di sotto dei 3 anni; generalmente controindicato durante la g ravidanza e l'allattamento.
POSOLOGIA:
Adulti: 5-10 gocce e piu', in poca acqua.
Bambini dai 3 ai 12 anni: 25 gocce in poca acqua, dopo aver consultato il medico.
Non superare le dosi consigliate.
La dose corretta e' quella minima sufficiente a pro durre una facile evacuazione di feci molli.
E' consigliabile usare ini zialmente le dosi minime previste.
Assumere preferibilmente la sera.
I lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non piu' di sette giorni.
L'uso per periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medico dopo adeguata valutazione del singolo caso .
Modo di somministrazione: ingerire insieme ad una adeguata quantita' di acqua (un bicchiere abbondante).
Una dieta ricca di liquidi favori sce l'effetto del medicinale.
CONSERVAZIONE:
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conser vazione.
AVVERTENZE:
L'abuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive) puo' causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sa li minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenzia li.
Nei casi piu' gravi e' possibile l'insorgenza di disidratazione o ipopotassiemia la quale puo' determinare disfunzioni cardiache o neuro muscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con glico sidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi.
Sono stati riportati casi di capogiri e/o sincope in pazienti che hanno assunto medicinali a bas e di sodio picosolfato.
I dati disponibili su questi casi suggeriscono che gli eventi potrebbero essere correlati a sincope da defecazione ( o sincope attribuibile allo sforzo evacuativo), oppure ad una risposta vasovagale al dolore addominale correlato alla costipazione, e non ne cessariamente all'assunzione del sodio picosolfato stesso.
L'abuso di lassativi, specialmente quelli di contatto (lassativi stimolanti), puo ' causare dipendenza (e, quindi, possibile necessita' di aumentare pro gressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle normal i funzioni intestinali (atonia intestinale).
Il trattamento della stit ichezza cronica o ricorrente richiede sempre l'intervento medico per l a diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorveglianza nel corso de lla terapia.
Consultare il medico quando la necessita' del lassativo d eriva da un improvviso cambiamento delle precedenti abitudini intestin ali (frequenza e caratteristiche delle evacuazioni) che duri da piu' d i due settimane o quando l'uso del lassativo non riesce a produrre eff etti.
E' inoltre opportuno che i soggetti anziani o in non buone condi zioni di salute consultino il medico prima di usare il medicinale.
Pop olazione pediatrica: non somministrare ai bambini al di sotto dei 3 an ni.
Dai 3 ai 12 anni consultare il medico prima di assumere il prodott o.
Il farmaco contiene metile paraidrossibenzoato sodico; sorbitolo.
INTERAZIONI:
L'associazione con magnesio citrato anticipa l'insorgenza dell'effetto lassativo che si puo' manifestare gia' dopo 3 ore.
I lassativi posson o ridurre il tempo di permanenza nell'intestino, e quindi l'assorbimen to, di altri farmaci somministrati contemporaneamente per via orale.
E vitare quindi di ingerire contemporaneamente lassativi ed altri farmac i: dopo aver preso un medicinale lasciare trascorrere un intervallo di almeno 2 ore prima di prendere il lassativo.
Il latte o gli antiacidi possono modificare l'effetto del medicinale; lasciare trascorrere un intervallo di almeno un'ora prima di prendere il lassativo.
L'uso cont inuato di sodio picosolfato potrebbe aumentare la risposta dei pazient i agli anticoagulanti orali e modificare la tolleranza al glucosio.
L' assunzione concomitante di diuretici o adrenocorticosteroidi e di dosi eccessive di sodio picosolfato puo' comportare un aumento del rischio di squilibrio elettrolitico.
Tale squilibrio, a sua volta, puo' compo rtare un aumento della sensibilita' ai glicosidi cardioattivi.
La somm inistrazione concomitante di antibiotici puo' ridurre l'effetto lassat ivo di sodio picosolfato.
EFFETTI INDESIDERATI:
Come tutti i medicinali, il farmaco puo' causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Le reazioni avverse sono di seguito elencate per classificazione per sistemi e organi e per fre quenza, secondo le seguenti categorie: molto comune >= 1/10; comune >= 1/100, < 1/10; non comune >= 1/1.000, < 1/100; raro >= 1/10.000, < 1/ 1.000; molto raro < 1/10.000; non nota.
Disturbi del sistema immunitar io.
Non nota: ipersensibilita'.
Patologie del sistema nervoso.
Non not a: sincope, capogiri.
Patologie gastrointestinali.
Non nota: diarrea, crampi addominali, dolore addominale e fastidio addominale, vomito, na usea, dolori crampiformi isolati o coliche addominali, piu' frequenti nei casi di stitichezza grave.
Patologie della cute e del tessuto sott ocutaneo.
Non nota: reazioni cutanee come angioedema, eruzione per ass unzione del medicinale, rash, prurito.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinal e e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rappo rto beneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Non esistono studi adeguati e ben controllati sull'uso del medicinale in gravidanza o nell'allattamento.
Pertanto il medicinale deve essere usato solo in caso di necessita', dopo aver valutato il beneficio atte so per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per il lattante.
Il medicinale e' generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.